Notule
(A cura di LORENZO L. BORGIA &
ROBERTO COLONNA)
NOTE E NOTIZIE -
Anno XX – 15 aprile 2023.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia
del testo: BREVI INFORMAZIONI]
Scoperto
il meccanismo del recupero della coscienza dopo anestesia: non è un risveglio. Un tempo ritenuto un processo
passivo, il recupero della coscienza dopo anestesia richiede una rapida downregulation
dei KCC2 nel nucleo ventroposteromediale (VPM), quale meccanismo comune; la
minore espressione di KCC2 porta a una disinibizione mediata da recettori
GABA-A, che consente un recupero accelerato dell’eccitabilità dei neuroni di
VPM, che fa emergere la coscienza. Importante per gli studi sul coma, questa
via è indipendente dal tipo di anestetico generale. [Cfr. Hu J-J. et al. Nature Neuroscience – AOP doi: 10.1038/s41593-023-01290-y,
2023].
Nel
sonno e nei disturbi del sonno sono importanti i canali ionici regolati da
ligando.
Anche se in media trascorriamo 26 anni della nostra vita dormendo e l’importanza
vitale del sonno è nozione consolidata, sappiamo ancora poco dei suoi meccanismi
molecolari. Le più recenti ricerche fisiologiche e farmacologiche hanno
focalizzato l’attenzione sui canali ionici regolati da ligando, fra cui i
recettori inibitori di GABA-A e glicina e i recettori eccitatori del glutammato
e nicotinici dell’ACh, nella regolazione dei cicli sonno-veglia. Arnold e
colleghi presentano una rassegna esaustiva sull’argomento. [Arnold E. C. et
al. Biochem Pharmacol.
115532, April 3, 2023].
Neuroinfiammazione
e stress ossidativo nella patogenesi dei disturbi autistici. Una dettagliata rassegna degli
studi condotti su infiammazione e stress ossidativo nella patogenesi dei
disturbi dello spettro dell’autismo (ASD) approfondisce particolarmente il
ruolo della MIA (maternal immune activation) durante la gravidanza. MIA
è uno dei fattori di rischio ambientale per lo sviluppo di ASD in gestazione:
induce una reazione immune nel corpo della madre risultante in infiammazione e stress
ossidativo nella placenta e nel cervello in formazione del feto. Questi
processi sono responsabili di alterazione della neuroembriogenesi encefalica e
dello sviluppo di sintomi dopo la nascita.
Noriyoshi
Usui e colleghi discutono anche gli effetti di anti-infiammatori e
anti-ossidanti quali potenziali farmaci per il trattamento. [Cfr. Usui N., et
al. Int J Mol Sci. 24 (6): 5847, 2023].
Una
via cognitiva che media l’insensibilità alle punizioni. Sono state proposte due vie per l’insensibilità
all’esperienza punitiva, ma Philip Jean-Richard-dit-Bressel e colleghi ne hanno
individuato una terza, una via cognitiva, basata sulle differenze in
consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Emergono distinti
fenotipi di sensibilità alla punizione dalle differenze su ciò che le persone apprendono
circa le proprie azioni. Si formano idee corrette o sbagliate nell’interpretazione
dell’esperienza. I ricercatori, in base a questa via cognitiva hanno distinto 3
fenotipi: fenotipo sensibile, fenotipo inconsapevole, fenotipo
compulsivo. [Cfr. PNAS USA – Epub ahead of print
doi: 10.1073/pnas.2221634120, 2023].
Sulla
filogenesi molecolare dell’appetito: scoperto un peptide di sazietà nella
medusa.
Vladimiros Toma e colleghi hanno identificato, in un subset di neuroni
dell’idrozoo Cladonema, GLWamide quale peptide in grado di
inibire l’assunzione di cibo dopo un pasto, sopprimendo selettivamente la
contrazione tentacolare. Nel moscerino Drosophila melanogaster, in cui l’appetito
è soppresso dal peptide mioinibitore MIP, il GLWamide dell’idrozoo ha inibito ugualmente
l’assunzione di cibo, rivelando similarità molecolare del meccanismo della
sazietà in organismi così filogeneticamente distanti. [Cfr. PNAS USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2221493120, 2023].
Disturbi
dello spettro dell’autismo (ASD): valutazione della terapia mediante TPS. La TPS (transcranial
pulse stimulation), il
più recente metodo non invasivo di stimolazione del cervello dall’esterno del
cranio, che ha dato risultati positivi negli anziani affetti da MCI (mild
cognitive impairment) e nei depressi, è stato valutato per innocuità ed
efficacia in un campione di 34 ragazzi tra i 12 e i 17 anni con diagnosi di
ASD. La prima pubblicazione, prima del completamento dello studio con
protocollo DB-R-S-Controlled, risale al
novembre scorso [Int J Environ Res Public Health
19 (23): 15614, 2022]. La revisione attuale dei dati appare molto confortante. [BM&L-Italia, aprile 2023].
Gli
elefanti sono auto-domesticati come la specie umana. Antonio Benitez-Burraco, Limor Raviv e colleghi, in uno
studio presentato da Marcus Feldman della Stanford University, hanno dimostrato
l’esistenza di una “auto-domesticazione dei pachidermi”. Si ritiene che una
delle ragioni del grande sviluppo sociale e culturale umano consista in un
processo detto “auto-domesticazione” che presuppone: ridotta aggressività, accresciuta
pro-socialità, estensione del periodo giovanile, livelli di cortisolo regolati dalla
socialità, disponibilità al gioco, comportamento vocale complesso. Prima di
questa dimostrazione solo il Bonobo (Pan paniscus), cioè lo scimpanzé
pigmeo, si riteneva condividesse con noi questa proprietà. [Cfr.
Raviv L. et al. PNAS USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2208607120, 2023].
Le
tigri avrebbero distinte personalità secondo un questionario per grandi felini. Panthera tigris
altaica può superare i 200 kg di peso e la sua maestosità, così come la bellezza
dei suoi colori, ne hanno fatto un soggetto privilegiato di fotografia e
cinematografia naturalistica. Un nuovo studio su 248 tigri siberiane, condotto
mediante la compilazione di oltre 800 questionari rivolti a persone che si
prendono cura di esemplari della sottospecie di maggiori dimensioni di questo
felino, ha rivelato profili distinti in base a due tipologie prevalenti.
La
nostra revisione ha molto ridimensionato lo studio, che incorre in evidenti
errori di interpretazione umanomorfa della realtà animale.
Il team, guidato da Rosalind Arden ricercatrice nel campo dei processi
cognitivi della London School of Economics and Political Science, considera “tratti di personalità”, ad
esempio, l’effetto e la suggestione che producono sulla mente umana gli stili neuromotori
e le posture prevalenti o caratteristiche dei singoli esemplari. [Fonte: Jack Tamisiea,
Science - BM&L-Italia, aprile 2023].
Una
scoperta su Tyrannosaurus rex rivela
una bias psicologica dell’immaginazione umana. Tyrannosaurus
rex e Velociraptor, due dinosauri bipedi considerati i più grandi
predatori carnivori della terra, sono stati rappresentati nelle ricostruzioni
pittoriche e negli automi tridimensionali di Jurassik
Park e dei film seguenti, con una grande e minacciosa dentatura
perennemente esposta, molto più di quella di un coccodrillo, e impressionante
come l’idea di divoratori senza tregua di creature indifese. Un team
internazionale ha scoperto che questi rettili preistorici avevano delle labbra
simili a quelle delle lucertole e del tuatara (Sphenodon
punctatus), il loro più prossimo discendente che
vive in Nuova Zelanda.
Con
questa scoperta sappiamo che i denti erano perfettamente coperti e nascosti, cosa
mai presa in considerazione in centinaia di prove e modelli di ricostruzione in
circa un secolo, per la bias inconscia, che evidentemente accomunava
ricercatori e artisti, secondo cui la vorace ferocia doveva essere somaticamente
espressa in modo bene evidente. [Fonte:
University of Portsmouth - BM&L-Italia, aprile 2023].
Prima
evidenza osteologica del rituale delle mani recise nell’antico Egitto. Il rituale è descritto in papiri
egiziani e in iscrizioni su templi e tombe, ma per la prima volta sono state
trovate le ossa delle mani di dodici persone – 11 uomini e una donna – presso
il palazzo di Hyksos di fronte alla sala del trono della XV dinastia (c.
1640-1530 a.C.) ad Avaris/Tell el-Dab’a
nel nordest dell’Egitto. In breve: dei soldati presentavano al Faraone le mani
destre amputate dai traditori per ricevere da lui il prestigioso premio detto “Oro
dell’Onore”, consistente in un collare di sferule d’oro. [Cfr. Gresky J. et al., Scientific Reports 13, 5239, 2023].
A quali condizioni e per quali
aspetti la linguistica potrebbe essere considerata una neuroscienza.
Esistono attualmente due concezioni opposte e prevalenti
delle neuroscienze, con tutte le altre che si collocano nel mezzo. La prima segue
un criterio rigoroso (hard) che include solo le scienze che hanno come
oggetto e fondamento dei propri studi e delle indagini elementi presenti nel cervello,
dalle molecole alle macrostrutture anatomiche passando per le reti neuroniche,
ossia dalla neurochimica alle neuroscienze cognitive e neuropsicologiche. Un
criterio, questo, che esclude gran parte della psicologia, in quanto questa ha
come oggetto la mente, ossia un prodotto dell’attività cerebrale concettualizzato
secondo una tradizione culturale. La seconda, molto meno restrittiva, include tutte
le discipline che si rifanno allo studio del cervello e della mente secondo una
metodologia rigorosa e con una riconosciuta dimensione culturale.
Nella prima discussione sui saperi fondativi delle
neuroscienze che si tenne con la presidente di BM&L-International Linda
Faye Lehman, all’indomani del costituirsi della nostra società scientifica, vi
fu accordo unanime sull’assunzione, quale criterio paradigmatico di fondo, della
distinzione tra discipline che hanno per scopo l’espressione e la creazione,
come le arti figurative, la letteratura, la musica, e discipline che hanno per
scopo lo studio e l’indagine conoscitiva, quali la matematica, le
scienze sperimentali e tutte le discipline di indagine teorica. Semplificando
al massimo, il primo è un ambito in cui si mira alla produzione creativa;
il secondo è un ambito in cui si mira all’evidenza conoscitiva.
Non vi è dubbio che dal costituirsi della moderna glottologia,
nei suoi due grandi orientamenti di studio della linguistica diacronica (storia
delle lingue, etimologia, filologia, ecc.) e della linguistica sincronica (linguistica
strutturale, neurolinguistica, ecc.), lo statuto rigoroso della disciplina è
stato inteso e onorato da una schiera crescente di studiosi di tutto il mondo
e, anche se oggi mancano i talenti del passato nella competenza del sanscrito,
del greco arcaico e antico o delle pittografie geroglifiche, grandi progressi
sono stati compiuti con l’informatizzazione di procedure di studio classico,
che hanno ricevuto dai modelli matematici nuova linfa e nuove possibilità di
sviluppo. L’unica condizione, a nostro avviso, per considerare nell’alveo
delle neuroscienze gli studi focalizzati sull’abilità umana di comunicare
attraverso codificazioni del pensiero strutturate e condivise è che
siano sviluppati e concepiti alla luce delle conoscenze neuroscientifiche e
rispettino i vincoli biologici noti nell’elaborazione di ipotesi, teorie e
modelli. [BM&L-Italia, aprile 2023].
La mente medievale alle origini del
mentale moderno e contemporaneo (XII) è una tematica che stiamo sviluppando al Seminario sull’Arte
del Vivere (v. Note e Notizie 21-01-23 Notule; Note e Notizie 28-01-23 Notule; Note
e Notizie 04-02-23 Notule; Note e Notizie 11-02-23 Notule; Note e Notizie 18-02-23
Notule; Note e Notizie 25-02-23 Notule; Note e Notizie 04-03-23 Notule; Note e
Notizie 11-03-23; Note e Notizie 18-03-23 Notule; Note e Notizie 25-03-23
Notule; Note e Notizie 01-04-23 Notule) per spunti settimanali di riflessione e
discussione: qui di seguito si riportano quelli del dodicesimo incontro.
Il mondo greco-romano era un mondo di città e questa
eredità sopravvive in epoca medievale soprattutto nella nostra penisola, ma la
dimensione spaziale in cui si ambienta l’immaginario dell’epoca è
caratterizzata da molte altre particolarità. Basti pensare alle case-torri fortificate
che ospitavano nuclei familiari di origine comune e che diedero luogo alla
parola “casata”, che indicava gli abitanti della stessa torre, o alla continua
ridefinizione dei confini e delle configurazioni della geografia politica nei
territori di quello che era stato l’Impero Romano. Una parte considerevole
della popolazione delle città e quasi la totalità degli abitanti delle zone
rurali trascorreva la vita senza allontanarsi dai paraggi del proprio
domicilio.
Oltre i nobili ricchi, viaggiavano i soldati, i
mercanti, i marinai e i pellegrini.
Uno dei modi per evadere dall’angustia delle mura
domestiche e dalla lenta, statica e ripetitiva consuetudine esistenziale del
circondario, era dare ospitalità a un viaggiatore e farsi narrare le sue
avventure di viaggio. A partire dal XII secolo si aggiunge un’altra possibilità
di evasione: procurarsi la copia di un manoscritto di un romanzo e percorrere
sulle ali della fantasia il mondo descritto dal suo autore.
Da scritti e lettere di quell’epoca si evince che,
in non poche zone dell’Italia e della Francia, generazioni di fanciulle
sognavano di diventare principesse o regine in un castello che potevano a
stento distinguere all’orizzonte nei giorni di bel tempo, ma che non avrebbero
mai visto da vicino.
Ma, per continuare a parlare dello spazio nel
Medioevo, quella dimensione in mutuo scambio con la sua soggettiva rappresentazione
mentale, è necessario distinguere fra epoche.
Nell’Alto Medioevo, tra il V e il IX secolo si
afferma un nuovo ordine sociale, che combina un modo di produzione, un tipo di
società e un complesso di valori: il sistema feudale.
Jacques Le Goff distingue secondo tradizione due
epoche del feudalesimo, la cui cerniera si situerebbe intorno all’Anno Mille.
Rimandando al prossimo incontro una breve discussione su queste due epoche, la
prima caratterizzata in termini di spazio dalla villa ereditata dalla
tarda Antichità e intorno alla quale la proprietà fondiaria costituisce la curtis,
e la seconda in cui il sistema basato sulla curtis ha ceduto il passo
alla signoria, consideriamo un evento storico-geografico di cui non si
fa menzione nei manuali scolastici, ma che probabilmente ha inciso sulle
coscienze e sull’immaginario culturale quanto l’esito di guerre, battaglie e
avvicendamenti di sovrani.
Nel cuore dell’Europa occidentale compare una forma
geopolitica originale, che presto assumerà un ruolo tanto importante quanto celato
dal clamore delle guerre e della propaganda delle gesta dei grandi sovrani, che
i legati con ruolo di ambasciatore assicuravano presso le corti europee: la
Confederazione Elvetica costituita a partire dall’alleanza perpetua stipulata
nel 1291 da tre cantoni, ossia Uri, Schwytz e Unterwalden. Gli Svizzeri, oltre a obbligare le monarchie
europee a fare i conti con questa forma di organizzazione politica, controllano
la maggior parte dei valichi alpini, regolando gli scambi tra Europa del Nord
ed Europa del Sud, affermano la presenza del tipo antropologico del montanaro
nel cuore del continente e, soprattutto, forniscono ottimi e numerosi soldati
mercenari alle potenze in guerra.
È opportuno notare che non tutte le nazioni
rimangono soggette al controllo politico-economico di questo “varco vigliato” svizzero,
e tre stati dal Trecento in avanti si rendono indipendenti, grazie alle loro
flotte che li collegano direttamente attraverso una rotta marina percorsa con
costante regolarità: Italia, Inghilterra e Fiandre. [BM&L-Italia, aprile
2023].
Notule
BM&L-15 aprile 2023
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